Come si chiamava inizialmente lo stadio Collana?

Stadio 28 ottobre, per celebrare la “Marcia su Roma” delle squadre fasciste di Mussolini nel 1922.

Costruito grazie ad una raccolta fondi pro-stadio, fu anche denominato campo sportivo del Littorio.

Successivamente fu intitolato ad Arturo Collana (1894-1959), giornalista sportivo tra i soci fondatori, nel 1946, del Gruppo Napoletano Giornalisti Sportivi, poi confluito nell’Associazione (oggi Unione) Stampa Sportiva Italiana.

Lo stadio fu costruito nel 1925 destinato ad ospitare gli incontri di calcio, incluse le partite del Napoli fino al 1959, quando fu  inaugurato lo Stadio del Sole, oggi meglio conosciuto come Stadio San Paolo.

In particolare, il Napoli, ha giocato al Collana nelle stagioni  1929-1930,1933-1934, per consentire i lavori di ristrutturazione dello Stadio Ascarelli, scelto per ospitare la coppa del mondo italiana del 1934.

Durante la guerra il Napoli vi tornò a giocare nella stagione 1942-1943, ma solo per poco: infatti, l’8 settembre 1943 venne requisito ed utilizzato dalle SS Wehrmacht come campo dove rinchiudere i napoletani da deportare (diventando, peraltro, uno dei luoghi simbolo dove si sono svolte le eroiche Quattro Giornate di Napoli).

Subito dopo la guerra, l’impianto, frattanto ribattezzato “Stadio della Liberazione”, tornò ad ospitare la squadra azzurra nel 1946.

In particolare, si ricorda che in quell’anno, durante la partita Napoli-Bari, alla rete dell’attacante Riza Lushta, l’esultanza del caloroso tifo napoletano provocò il cedimento di un settore della tribuna con un bilancio di 114 feriti.

Oggi lo Stadio Collana è un centro polisportivo che ospita partite di calcio, football americano e rugby a XV.

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