Comme ‘avuote e ccomme ‘o ggire, sempe sissantanove è…

Letteralmente: da qualunque posizione tu lo veda, sempre sessantanove è….

L’espressione richiama un concetto chiaro: ci sono situazioni nelle quali la ricerca di punti di vista alternativi o di concetti che ribaltano la realtà non può essere percorribile, un po’ come la magia dei numeri, evidente con il sessantanove, che viene letto sempre allo stesso modo anche se capovolto!

Da dove deriva il concetto del sessantanove? Escluderemmo il concetto erotico del termine (a buon intenditore…), bensì ci rifacciamo alla nostra tombola ed alla rappresentazione del numero apposto sui cilindretti che, estratti dal caratteristico “panaro”, servono per completare le cartelle, con la conseguente vincita di piccole somme di denaro, legate alla combinazione che si riesce ad ottenere prima degli altri partecipanti al gioco (ambo, terno, ecc.).

Le regole della tombole sono poche, ma rigide: non si può sbagliare assolutamente la chiamata e non vi deve essere adito ad una contestazione di sorta.

Dall’osservazione dei cilindretti, però, appaiono alcuni numeri che nella lettura capovolta possono generare errori: in questo caso al numero in questione (ad esempio il 6 facilmente confondibile con il 9 se letto capovolto) vien posta alla base del numero stesso una lineetta che definisce da quale parte leggere (esempio 6, 9).

Il tema che ci occupa, tuttavia, non è la tombola, ma la condizione che si vive avendo a che fare con chi vuole cambiare l’ordine delle cose.

Io ne conosco molti che tentano di rompere… l’equilibrio di una cosa certa e consolidata,  con schizofreniche teorie: doveste capitarvene qualcuno anche a voi, mi raccomando, rammentategli la storia del 69!

A proposito: se ne volete sapere di più sui novanta numeri della tombola, date uno sguardo al nostro database!

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