Cu ‘nu sí te ‘mpicce e cu ‘nu no te spicce

Letteralmente: dicendo sí ti impicci, dicendo no ti sbrighi.

In una delle ultime note vi avevamo suggerito che, dinanzi a decisioni drastiche da prendere, era meglio arrossire per un minuto, starci anche male, ma non farsi venire alcun travaso di bile, ripensando per lungo tempo che la decisione presa aveva procurato danni …

Questa espressione è un altro condensato di saggezza e suggerisce, ove possibile, di non acconsentire sempre alle richieste che ci vengono fatte, magari dispiacendoci, ma distribuendo qualche deciso diniego.

Quanto volte abbiamo detto si per quieto vivere o per non aver rimorsi di coscienza e poi ci siamo trovati a gestire situazioni difficili, rimettendoci addirittura economicamente? Quanti impegni continuiamo a mantenere perchè una volta non siamo stati capaci di dire semplicemente “no”?

Se pensiamo poi che i nostri proverbi, sul termine dell’impegno, ci consigliano di non fare alcuna promessa (“A criature nun prumettere e a’ sante nun fa vute”) il quadro è veramente completo!

Allora: si grazie? No, prego…

error: Questo contenuto è protetto da Copyright!
X