Fà sciacqua Rosa e bive Agnese

Letteralmente: fare sciacqua Rosa e beve Agnese.

A Napoli usiamo questa espressione quando vogliamo segnalare uno spreco di risorse del tutto ingiustificato, con il solo gusto di scialacquare senza ritegno.
In questo caso usiamo le gesta di due compagne che parteciparono forse ad un gioco senza risparmio: mentre Rosa beveva a dismisura, accontentandosi di qualche vinello allungato con l’acqua, Agnese beveva quello buono, ma con un unico esito: alla fine del gioco stettero male per questo scellerato abuso.

Per anni amministratori corrotti e politici senza scrupoli hanno fatto il loro personale tornaconto dilapidando la cosa pubblica e lasciandoci in braghe di tela. E con loro, il codazzo di nani e ballerine che li seguiva (e lo fa ancora oggi) con ossequiosa deferenza, con l’obiettivo di partecipare, anche se in parte minore, a questa pubblica grassazione.

Oggi ci indigniamo, ci offendiamo e cerchiamo giustizia, ma non muoviamo un dito per fermare il ladrocinio che molti (per fortuna non tutti) continuano a perpetrare: magari perché al tavolo di Rosa e Agnese siamo stati seduti anche noi?

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