Il miracolo della liquefazione del sangue è solo opera di San Gennaro?

Diremmo di no, in quanto, analogamente a quanto avviene per il Santo Patrono della nostra città, avviene un altro miracolo, questa volta da parte di una Santa molto venerata a Napoli e precisamente Santa Patrizia, che noi festeggiamo il 25 agosto.

Si ritiene che Santa Patrizia, nata a Costantinopoli,  fosse una discendente del grande imperatore Costantino, e fece voto di castità sin dalla tenera età  tante che, per rimanere fedele a quel proposito, fuggì dalla città perché l’imperatore Costante II (668-685) le aveva imposto il matrimonio, rifugiandosi a Roma.

Alla morte del padre, Patrizia ritornò a Costantinopoli rinunciando ad ogni pretesa sulla corona imperiale, distribuì i suoi beni ai poveri e andò in pellegrinaggio verso la Terra Santa.

Ma durante il viaggio una tempesta la fece naufragare sulle coste di Napoli, precisamente sull’isoletta di Megaride (oggi Castel dell’Ovo) dove, dopo una breve malattia, morì.

Una nota: riteniamo che una deviazione sulla rotta Costantinopoli – Gerusalemme fosse alquanto impensabile, ma questo citano le leggende e questo vi riportiamo…

Sembrerebbe che, durante i solenni funerali, il carro si arrestò davanti al monastero di Caponapoli dei padri Basiliani, dedicato ai SS. Nicandro e Marciano, dove la santa aveva profetizzato tempo addietro che sarebbe stata sepolta. I resti rimasero lì dove la sue seguaci, dette Patriziane, furono collocate in cun convento che già opsitava i monaci Basiliani, che in pratica furono sfrattati…!

Nel 1864 le spoglie furono trasferite nel monastero di San Gregorio Armeno: rivestite di cera, sono contenute in un’urna pregiata d’oro e d’argento ornata di gemme, posta alla venerazione dei fedeli.

Chiesa e Chiostro di San Gregorio Armeno

Santa Patrizia compie ogni anno due miracoli: la liquefazione del sangue e a quello della manna.

La manna fu vista trasudare dal sepolcro, come nel caso di altri santi: in particolare, una grande effusione si ebbe il 13 settembre di un anno fra il 1198 e il 1214.

Il sangue, invece, sarebbe uscito miracolosamente da un alveolo di un dente che un cavaliere romano, per devozione esagerata, aveva strappato al corpo della santa, morta da qualche secolo.

Dente e sangue sono conservati in un reliquiario di notevole pregio.

Nei vari secoli lo scioglimento del sangue è avvenuto con modalità e tempi diversi. Attualmente, dopo le preghiere, si scioglie lungo le pareti dell’ampolla.

Santa Patrizia è dal 1625 una dei 53 compatroni di Napoli. La sua festa cade il 25 agosto, mentre il martedì è il giorno della settimana che devozionalmente le è collegato.

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