Perchè via degli Incarnati prende questo nome?

Da via Ercole Bellini a via Martiri d’Otranto

Quartiere: San Lorenzo

Diciamo subito che un tempo quella degli Incarnati era una zona molto vasta che prendeva il nome da… una vincita di gioco, quella che ottenne un certo Fabio Incarnato ai danni del duca di Calabria Ferrante d’Aragona.

Sembra che la perdita subita del duca fosse stata enorme, circa settecento scudi dell’epoca, che fu convertita nella cessione di cinquanta moggia di terreno.

 

Il moggio era un’antica unità di misura di capacità, però  nel Regno delle Due Sicilie, era diffuso come misura agraria che variava da zona a zona: a Napoli corrispondeva a 3.364,86 metri quadri.

Il nuovo proprietario, sfruttando alcuni corsi d’acqua che attraversavano la zona fece costruire una confortevole residenza, con fontane e giardini.

In seguito, la residenza fu affittata per l’apertura di via del Poggio Reale e l’uso dei giardini fu concessa anche agli abitanti della città.

La zona andò, tuttavia, man mano peggiorando, divendo un ricettacolo di malviventi e brutta gente, tanto è vero che fu coniata l’espressione: “Chiste se penza ‘e stà all’Incarnate” per definire azioni al di fuori della legalità!

 

Immagine in evidenza: Michelangelo Merisi da Caravaggio, Giocatori di carte – Olio su tela

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