Quando fu completata la Stazione Marittima di Napoli?

stazione_marittimaNel 1936.

Il regime fascista puntò su Napoli come porto di collegamento con i possedimenti coloniali, dotandola di nuove infrastrutture e di nuovi edifici come la Stazione Marittima, progettata nel 1932 e completata nel 1936 dall’architetto Cesare Bazzani, che prese il posto dell’antico molo grande e dei suoi prolungamenti verso oriente.

Il porto di Napoli ha radici antichissime, che risalgono alal colonizzazione greca intorno al VII secolo avanti Cristo.

Con la fondazione di Neapolis da parte degli abitanti di Cuma intorno al 475 dopo Cristo il porto della città assunse una sempre maggior centralità nei traffici marittimi.

Collocato in una posizione strategica, nel periodo normanno divenne il principale porto italiano, unica struttura ad essere annoverata nella cosiddetta “Lega della Compagnia” o delle “Città Anseatiche”.

Nel periodo angioino e poi aragonese il porto continuò la sua espamdersi, anche attraverso la costruzione di magazzini ed infrastrutture.

Lunga quindi la storia del nostro porto, che divenne il più attrezzato a livello europeo sotto i Borboni: la spinta del porto affermò Napoli come una delle principali città europeee, al pari di Parigi e Londra.

I Borboni diedero vita ad un grandissimo ed attrezzato cantiere navale nel quale, tra le altre, fu costruita (e varata) il 27 settembre 1818, la “Real Ferdinando I”, la prima nave a vapore del Mediterraneo.

L’Unità d’Italia segno il graduale declino della struttura, come di altre meraviglie create dalla casa Borbone

Oggi il porto è attrezzato per gestire le attività crocieristiche, i collegamenti con le isole e le attività di smistamento container, provenienti da tutto il mondo.

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