L’8 giugno 1968.
Diciamo subito che l’aliscafo è un’invenzione tutta italiana: infatto il primo prototipo fu costruito agli inizi del secolo scorso da Enrico Forlanini, ingegnere milanese al quale è intitolato l’aereoporto cittadino di Milano.
Come al solito l’invenzione fu trasformata in un servizio di trasporto stabile ed efficiente in America, agli inizi degli anni 50.
Il primo tratto coperto in Italia da un aliscafo è stato quello tra Locarno (in Svizzera) e Stresa, sul lago Maggiore, con uno scafo PT10 (Freccia d’Oro) costruito dalla svizzera Supramar, che poi concesse il brevetto ai Cantieri Navali Rodriquez di Messina. Il PT10 ospitava 32 passeggeri alla velocità di crociera di 35 nodi (circa 65 km/h).[2]
Il primo aliscafo “di linea” utilizzato per collegamenti marittimi in Italia è stato la Freccia del Sole, costruito nel 1956 presso i Cantieri Navali Rodriquez di Messina: fu il predecessore del modello ‘PT20′, destinato alle rotte Messina-Reggio Calabria e Messina-Napoli.
A Napoli la prima tratta che collegava Mergellina con le Ischia e Capri fu istituita nel 1968: a partire dall’8 giugno di quell’anno, infatti, la società dell’armatorte Agostino Lauro di Ischia mise in acqua due scafi “Alilauro Primo” e “Alilauro Secondo” (in grado di trasportare circa 60 passeggeri), poi affiancati dal terzo aliscafo denominato “Alilauro 3” a partire dal 4 luglio dello stesso anno. Alilauro assicurava tuttavia un servizio stagionale soprattuto per le carenze strutturali del molo di attracco.
Alla nuova compagnia vennero dunque destinati i già citati aliscafi “Alilauro Primo” e “Alilauro Secondo”, costruiti dal Cantiere Seaflight di Messina nel 1968, e l’ “Alilauro Terzo” (ex “Maltese Delfin” del 1960 costruito da Rodriquez); a questi seguirono poi i tre maggiori “Alicapri” (del 1962, ex “Flipper”, “Westfoil”, “Alei Gal”), “Aliischia” (ex “Tumleren” del 1968), “Alinapoli“ (ex “Express” del 1961 e da 131 t.s.l.).
Oggi l’aliscafo rappresenta uno dei maggiori e più affidabili mezzi di collegamento operanti sul mare.