Napoli bello, sfortunato, poco concreto.
Dopo 25’ di assoluto equilibrio Iturbe penetra sul fondo dal lato destro preoccupando gli Azzurri che nel tentativo di raddoppiare, anche triplicare la marcatura si trovano tutti girati verso la propria porta senza accorgersi di Pjanic tutto solo sul dischetto del rigore che la mette dentro di piattone.
Higuain gioca lontano dalla porta perché, come al solito, il centrocampo azzurro con Jorginho e Lopez si trova in sofferenza: proprio dal piede del Pipita parte l’azione più pericolosa del primo tempo con bel lancio su Callejon e fallo di mano alquanto sospetto di un difensore giallorosso in area.
Nella ripresa si va avanti con giocate da entrambe le parti: Mertens ci prova due volte ma trova pronto De Sanctis.
Al 21° Gabbiadini, subentrato a Callejon, tira a volo e il portiere della Roma compie il miracolo mettendo la palla sopra la traversa.
Esce Higuain per Zapata. Al 32° combinazione Mertens – Gabbiadini che spara ma De Sanctis ancora una volta è pronto.
Rientra in campo Insigne dopo mesi d’assenza al posto di De Guzman.
Il tempo passa e la situazione non cambia.
Brutta prova di Jorginho, a mio avviso veramente inconsistente: poco propositivo e per di più ha perso diverse palle nell’uomo contro uomo, gli altri si sono espressi con mediocrità quasi dignitosa.
Punte azzurre con le polveri troppo bagnate: tanti nomi di presigio ma se non segna Higuain le alternative sono minime.
All’inizio dell’ultimo rush, il Napoli sembra definitivamente fuori dalla lotta per la Champions League e perfino in difficoltà per le posizioni dal 4° al 6° posto utili per l’Europa League , salvo arrivarci tramite la vittoria in questa competizione, ma è come fare entrare un cammello nella cruna dell’ago.