Scarte frùscio e piglie primera

Letteralmente: scarti “flusso” e pigli primiera

L’espressione deriva da un antico gioco d’azzardo (pare sia nato intorno alla fine del ‘400) che veniva e viene effettuato con un mazzo di 40 carte.

Ogni giocatore metteva la posta in gioco in un contenitore (piatto) comune e riceveva 4 carte: lo scopo del gioco era quello di realizzare una delle tre combinazioni previste:

  • primiera: 4 carte di semi diversi
  • 55: Sette (21 punti) , Sei (18 punti) e Asso (16 punti) dello stesso seme
  • flusso: 4 carte dello stesso seme

Lo svolgimento del gioco prevedeva che ogni giocatore, a turno, potesse scartare quante carte volesse e prenderne altrettante dal mazzo. Vinceva chi, alla fine della mano, riusciva a realizzare una delle tre combinazioni vincenti. In caso di parità di combinazioni valeva il punteggio più alto, e in caso di ulteriore parità, vinceva la gerarchia del seme.

Risulta chiaro che, essendo il gioco basato sull’azzardo (non a caso è considerato l’antenato del poker), non si è mai sicuri di poter vincere, soprattutto rinunciando ad una combinazione certa, ad esempio il flusso, per cercare di realizzarne una più importante.

Da qui l’espressione, che può essere equiparata al “Cadere dalla padella nella brace” oppure a “Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quello che perde ma non quello che trova” o altri detti che invitano alla prudenza e sconsigliano le scelte più o meno avventate.

Valori delle carte

  • Sette 21 punti
  • Sei 18 punti
  • Asso 16 punti
  • Cinque 15 punti
  • Quattro 14 punti
  • Tre 13 punti
  • Due 12 punti
  • Figure 10 punti

Gerarchia dei semi

  • Coppe
  • Denari
  • Bastoni
  • Spade

Gerarchia delle combinazioni vincenti

  • Primiera
  • Cinquantacinque
  • Flusso

Espressioni correlate

Tenè ‘o cinquantacinche ‘mmano

Avè ‘nu liscebusso

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