‘Sta casa me pare Resìna: cirche ‘na mallarda e truove ‘na mappina

Letteralmente: questa casa sembra Resina: cerchi un cappello e trovi uno straccio..

L’affermazione viene di solito riferita dal capofamiglia nello stigmatizzare la confusione provocata dai figli, che regna ormai sovrana in casa!

Ed allora si fa riferimento ad un luogo geografico (Resìna), ad un accessorio di abbigliamento (mallarda), ad un cencio (mappina).

Andiamo con ordine.

Il corso Resìna, per i napoletani più semplicemente Resìna, è una strada di Ercolano dove quotidianamente si tiene un mercato di articoli di abbigliamento e tessuti di arredo esclusivamente di seconda mano (ricordate il termine napoletano “ Sichenènza“?).

Per i “diversamente giovani” della mia età, ossia quelli che hanno da poco superato la sessantina, Resìna era insieme un outlet, un iperstore, una particolare, quanto economica griffe…

Ci alzavamo la mattina prestissimo per raggiungere quanto prima il luogo, prendendo rigorosamente la Circumvesuviana, con in tasca gli esigui capitali fornitici dai nostri genitori …

Poi ci buttavamo tra le balle di vestiti provenienti dall’America (ci dicevano) e tra gli articoli militari, ricercando l’eskimo o il tascapane nelle migliori condizioni.

Me li ricordo ancora le large camicie, le magliette che richiamavano agli sport nazionali americani, i jeans…

Non so se tutto sia rimasto così, in un’epoca di griffe e di pronto moda: io mi sono vestito con Resina ed ero il ragazzo più felice del mondo!

Detto di Resina parliamo di mallarda che deriva dal francesce malart, termine con il quale si definisce una grossa anatra, ma a Napoli, per traslato, s’intende un grande cappello femminile.

Ed infine il termine mappina che definisce generalmente un straccio (da latino mappila), ma talvolta viene utilizzato anche per indicare qualcuno scaltro, sveglio, del quale se ne definisce il ramo di appartenenza “chillo è ‘nu figlio ‘e mappina”. 

Quindi non vi meravigliate se talvolta, dove regna il caos, sarete costretti ad accontentarvi di sostituire il cappello con una meno elegante mappina!

Parole

  • Mallarda = dal francese malart indica una grossa anatra e, per traslato, un cappello femminile dalle larghe falde
  • Mappina = straccio, cencio

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