Trasí o passà cu ‘a scoppola

Foto di Anastasia Gepp da Pixabay

Letteralmente: entrare o passare con lo scappellotto.

Così diciamo a Napoli per sottolineare un trattamento di favore ottenuto grazie all’intercessione di qualcuno (che probabilmente avrebbe dovuto garantire un meticoloso controllo o un comportamento eticamente più consono).

La scoppola altro non è che un colpo dato a qualcuno sulla nuca con la mano aperta.

Un agognato posto di lavoro? Un accesso riservato ad una manifestazione? L’ottenimento di un beneficio, magari ad altri non riservato?

Beh, noi diciamo che lo si è ottenuto cu’ ‘a scoppola, ossia attraverso una raccomandazione!

L’etimologia deriva dal cenno affettuoso che chi era destinato al controllo dava al beneficiario (generalmente ragazzini che entravano in cinema, magari per assistere a quella che era la mattinata… senza pagare il biglietto di ingresso ), che si sorbiva un benevolo scappellotto, quasi come una vidimazione di un biglietto… inesistente!

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