Uh, ssèvere ‘e pazze!

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Letteralmente: cose da pazzi!

Ci sono delle situazioni che ci lasciano sbalorditi, circostanze nelle quali non riusciamo a dare una spiegazione convincente; altre volte le cose non vanno come vorremmo e la situazione non ci lascia né soddisfatti, né sereni.

Ci sono poi quelle cose talmente incredibili, in termini di comportamento di qualcuno, che ci lasciano esterrefatti.

E’ in questo caso che, almeno fino a qualche tempo fa, si usava questa particolare espressione.

Qual è il suo etimo? Si pensa che – quale eredità della dominazione francese a Napoli – si usasse la contrazione dell’espressione francese c’est vrai de foux (è veramente da folli) ossia c’est vrai, la cui pronuncia suona pressappoco con un “se vrè” a cui si aggiunge il napoletano ‘e pazze (ossia da matti).

Anche se non direttamente collegato all’odierna necessità di troncare le parole per esigenze… di Rete, già da tempo i pazzi vengono lasciati in pace e la frase che viene riferita è semplicemente “Uh, ssèvere!”

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