Va’ a vasà ‘o pesce ‘e San Rafèle

Letteralmente: vai a baciare il pesce di San Raffaele.

Qualche tempo fa abbiamo pubblicato lo stradario del Quartiere Avvocata e, tra i tanti, questa volta presentiamo un modo di dire napoletano la cui origine si trova… in una chiesa della zona di Materdei che fa parte di questo Quartiere.

Parliamo della chiesa dedicata all’Arcangelo Raffaele e a Santa Margherita da Cortona, Costruita nel 1759 è, ogni 24 ottobre, giorno in cui si festeggia san Raffaele, meta di un particolare pellegrinaggio da parte dei devoti napoletani.

Ma andiamo con ordine.

Partiamo dal biblico libro di  Tobia; quest’ultimo, diretto alla città di Ecbatana dove avrebbe preso in sposa l’amata Sara, nel mentre pescava sul fiume Tigri, viene assalito da un grosso pesce.

Impaurito, l’uomo viene preso dal panico e cerca di fuggire,  ma ecco apparire l’Arcangelo Raffaele che gli consiglia di affrontare la bestia afferrandola per la testa. Vinta la lotta, sempre su consiglio dell’Arcangelo, il buon Tobia estrae dal pesce il fiele, il cuore e il fegato.

A fronte di questo episodio, nella pittura San Raffaele viene rappresentato mentre tiene tra le mani alcuni pesci, nel mentre assiste Tobia nella particolare lotta.

A Napoli siamo particolari e non tardiamo ad unire il sacro (Arcangeli e Tobia) con il profano (credenza che il pesce ed il mare che lo ospita siano entrambi segni di abbondanza), traendone la conclusione che venerare l’Arcangelo Raffaele possa portare abbondanza e fecondità, soprattutto nelle donne che purtroppo non riescono a d avere figli.

La frase in questione, quindi,  (va’ a vasà ‘o pesce ‘e San Rafèle ossia vai a baciare il pesce di San Raffaele) è un suggerimento prezioso prima di intraprendere pratiche di fecondazione artificiale, che non nasconde tuttavia affermazioni a sfondo sessuale (visto che a Napoli il fallo viene definito, tra gli altri, ’”‘o pesce“).

Della venerazione del santo vi è traccia anche nel Canto dei Sanfedisti di Roberto De Simone dove si dice: “A mugliera ‘e Manuele vasa o’ pesce ‘a San Rafele”, riferendosi alla  moglie di Vittorio Emanuele che non riusciva a dare al Re un erede al trono.

Sembra che il passaggio della regina dalle parti di Materdei (con relativo bacio) sia stato miracoloso ed abbia risolto la questione…

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