Letteralmente: darne una per bere ed un’altra per sciacquare.
Con questa espressione a Napoli si ha l’intenzione di dare a qualcuno una lezione che non dimenticherà mai!
Avete presente quando si ha qualcosa in gola che tratteniamo per non rompere gli equilibri o le relazioni? oppure quando vogliamo dire a qualcuno cosa pensiamo realmente di lui e dei suoi atteggiamenti nei nostri riguardi? Sicuramente, giunti al culmine della pazienza, gliene daremo una per bere ed una per sciacquare!
Ma qual è l’origine dell’espressione? Essa deriva dal gioco che a Napoli prende il nome di “Padrone e sotto” (gioco comune a tante regioni italiane con il nome di “passatella”) che si svolgeva prevalentemente nelle osterie o tra gruppi di amici.
Il gioco, una volta fatta la conta (‘o tuocco) designava due interpreti principali: il “padrone” e il “sotto” (da qui il nome del gioco) i quali avevano la facoltà di autorizzare o negare (in questo caso i soggetti che si volevano prendere in giro erano coloro i quali non avrebbero mai accostato il bicchiere alla bocca, pur pagando la loro parte) una bevuta di vino (o di birra).
Alcune “bevute” venivano dichiarate utili per bere, altre per risciacquare la bocca.
Non di rado il gioco sfociava in liti, in altre finiva male. Per avere un’idea di cosa fosse la Passatella vi suggeriamo di dare uno sguardo su Youtube a questo breve filmato tratto da Er più – Storia d’amore e di coltello, film del 1971, con Adriano Celentano e Claudia Mori (https://www.youtube.com/watch?v=x-fnmFygLMs)
Il gioco in questione, come tanti che appartenevano alla nostra gioventù, ha da tempo intrapreso la via dell’oblio…