Una delle invocazioni più conosciute nella lingua napoletana è senza dubbio: Mamma d’ ‘a Saletta!
L’espressione è senza dubbio la corruzione di Madonna di La Salette la quale apparve, come nei casi di Lourdes, di Fatima e di altri ancora, a due giovani pastorelli.
Il 19 settembre 1846, infatti, la Beata Vergine apparve sul monte di La Salette, (Francia), località del dipartimento dell’Isère, a due giovani pastorelli analfabeti, Melania Calvat e Maximino Giraud.
Prima affidò loro un messaggio pubblico e al solo Maximino un segreto; poi a Melania un messaggio che avrebbe potuto pubblicare nel 1858.
«Andate e mostratevi come miei cari figli. Io sono con te e in te, purché la tua fede sia la luce che risplende su di te in quei giorni di sventura. Possa il tuo zelo renderti come gli affamati della gloria e dell’onore di Gesù Cristo. Combattete, figli della luce, voi pochi che la vedete, perché qui è il tempo dei tempi, la fine della fine».
Così parlò la Madre di Dio e nell’ascoltarla Melania contemplò, in una visione profetica, la vita e le opere future dei figli e delle figlie dell’Ordine della Madre di Dio, congregazione voluta per l’assistenza dei pellegrini che si recavano al santuario di Notre-Dame de la Salette, nonché missionari religiosi, missionari religiosi e discepoli laici, sparsi in tutte le parti del mondo.

Per mandato di papa Leone XIII, Melania presentò questa norma all’esame della Sacra Congregazione dei Vescovi e Religiosi, che diede la sua approvazione il 27 maggio 1879.
Allo stesso tempo, le costituzioni che Melania aveva composto per l’Ordine della Madre furono approvate su richiesta di Leone XIII, secondo la sua visione profetica del 1846.
Melania morì in odore di santità il 14 dicembre 1904, all’età di 73 anni.
Ritornando a noi, la notizia dell’apparizione attrasse sul luogo molti fedeli, in particolare quelli che provenivano dalle zone costiere della Francia e, di seguito, tra i naviganti ed i pescatori.
La zona costiera francese era meta anche dei marittimi amalfitani i quali importarono in Campania il culto per la Vergine.
Due erano le espressioni in voga:
B – Mamma d’’a Saletta fa’ cacà chesta Scuppetta!
C – Mamma d’’a Saletta nun è càntero, è vasetto!
Ma perchè gli amalfitani furono portati ad invocare la Vergine di La Salette e perchè nacquero le due espressioni che abbiamo sopra riportato?

Nel primo caso, uno dei cognomi più diffusi sulla costiera amalfitana era Scoppetta (poi corrotto in Scuppetta), quindi, in caso di invocazione dedicata, era semplice fare una rima con la nostra Vergine!
Relativamente al “vasetto”, tralasciando vari problemi di… stipsi, si ritiene che fosse una delle tante espressioni nate grazie alla facilità di declinazione della rima con Salette…
Oggi, tuttavia, l’interazione è molto usata in diverse forme invocative che niente hanno a che fare con vasetti o con scoppette!