Oggi festeggiamo San Valentino, una giornata dedicata alle persone che si amano.
Immagino che in tutta Italia i reciproci partner abbiano ribadito, ove sentito, questo sentimento di amore con il più classico “ti amo”, magari anticipandolo con qualche sostantivo a piacere.
Devo dire che a Napoli noi abbiamo una meravigliosa spressione che va oltre il concetto di amore e che si esprime con un te voglio bbene!
Scrittori, poeti, musicisti hanno copiosamente utilizzato questa nostra espressione, magari con l’aggiunta dell’aggettivo assaje, per allargare la dimensione del nostro affetto verso la persona: dal capolavoro musicale Te voglio bene assaje, scritta si ritiene da Raffaele Sacco nel 1835 al “te voglio bbene assaje” di “Caruso” di Lucio Dalla, solo per ricordare alcune tra le più famose canzoni.
Se ne volete sapere di più sulla storica canzone napoletana di Raffaele Sacco, leggetevi il nostro articolo correlato oppure date uno sguardo a Via Domenico Capitelli.
Si tratta di una semplice traduzione penseranno in molti, ma ritengo che non sia così, in quanto la portata dell’espressione può intendersi diversa.
Ad esempio Raffaele Bracale, nel suo blog, ritiene che mentre nel “ti amo” il contenuto un messaggio con il quale il latore intende comunicare all’altro il suo sentimento, sia solo un’egoistica dichiarazione del proprio desiderio, nell’espressione napoletana c’è qualcosa di più ed il messaggio è chiaro e senza fraintendimenti: ti voglio bene e voglio per te tutto il bene possibile!
In altre parole, un’altra dimostrazione del carattere altruista e generoso di noi napoletani. Voi che ne pensate?
Nel lasciarvi alle vostre considerazioni, auguro di cuore a tutti gli innamorati ca se vonne bbene i miei più sinceri auguri per un buon San Valentino!
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