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Letteralmente: il colpo del maestro!
Innanzitutto diciamo che ‘o masto (dal latino magistrum) nella nostra lingua è il massimo esperto, il maestro d’opera, colui il quale, dopo anni di lavoro, può definirsi esperto nella materia che gli appartiene.
Ancor di più è il principale di qualsiasi azienda o attività commerciale, quello che un tempo era anche definito ‘o padrone.
Un tempo, quando la qualità era un obbligo in ogni tipo di produzione, capitava spesso che il lavoro venisse affidato a qualche lavorante, magari con poca esperienza, e che, alla fine del lavoro, fosse proprio il principale (il nostro masto) a verificare che tutto fosse andato per il verso giusto.
Capitava tuttavia che i lavoranti superassero il maestro e l’intervento d’ ‘o masto veniva considerata una noiosa intromissione nel lavoro.
Per traslato, quindi, l’espressione viene utilizzata nei confronti delle persone saccenti, che devono dire la loro anche quando non ci sarebbe nulla da aggiungere
Chi è, dunque, ‘o masto oggi?
Ce lo spiega ironicamente Federico Martelli, una rivelazione dell’ultimo Italian Got Talent!
Concludiamo con una breve carrellata d’ ‘e maste nella nostra cultura proverbiale e nelle espressioni (le restanti le trovate nel nostro database).
Quanno ‘o diavulo tuojo jeva â scola, ‘o mio era masto
‘Ncopp’ ‘o ‘mpuosto se vede ‘o masto
Vicine ‘o masto mo’ t’ ‘o ‘ntosto, arriseche ‘e perdere ‘o posto!