Foto di Kohji Asakawa da Pixabay
Letteralmente: la musica giapponese.
Cita testualmente Wikipedia: “Con il termine musica giapponese si indicano i diversi generi praticati in Giappone, sia di origine autoctona che straniera. Il termine musica in giapponese moderno è 音楽 (ongaku), ottenuto combinando l’ideogramma 音 (suono) con l’ideogramma 楽 (musica, piacere)”.
Ma, con tutto il rispetto per il paese del Sol Levante, non è quello a cui facciamo riferimento con questa espressione napoletana.
A Napoli, che rappresenta l’élite della musica melodica nel mondo, definiamo così quei suoni o rumori strani, che vengono fuori anche da strumenti musicali improbabili.
Musica giappunese, ad esempio, era la musica che accompagnava la Piedigrotta, musica fatta di: scetavajasse, triccabballacche e putipú, in una colorita ed improbabile colonna sonora della festa
Per i meno avvezzi alla nostra lingua, forniamo una breve descrizione:
Scetavajasse
Strumento costituito da due bastoncini di legno, di cui uno liscio e l’altro dentellato. Lo sfregamento del secondo bastone sul primo, provoca il caratteristico suono.
Triccabballache
Strumento musicale di legno formato da 3 martelli i cui piedi sono allineati e inseriti all’interno di una base scanalata, alla quale sono connessi con perni.
Putipù (o Caccavella)
Tamburo in pelle di asino con foro centrale, suonato facendovi scorrere un bastoncino di legno