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Ciòciole ‘e Natale
Ad litteram
Frutta secca natalizia
Significato
Il nome “ciociole”, che deriverebbe da ciocio, ossia sciocco, indica tutta la frutta secca che chiude il pranzo natalizio, rappresentando, dopo un lauto pranzo, qualcosa di poco conto.
Secondo alcuni, proprio perché composte da ingredienti morbidi e masticabili, richiamerebbe ciocia, dal latino soccus (che ha generato anche ‘e zuoccole), calzatura campagnola in po’ alla buona, generalmente morbida e adattabile.
In epoca non natalizia alcuni di questi componenti vengono definiti come “spassatiempo“, ossia passatempo.
Tra la frutta secca più utilizzata:
- pistacchi tostati
- nocciole sgusciate
- noccioline americane
- noccioline pelate
- semi di zucca
- mais gigante
ed ancora
- noci
- nucelle (noccioline)
- ammennule (mandorle)
- castagne d’o prevete (arrostite lentamente per 15 giorni sui “gratali” e poi immesse in bidoni di acqua o di acqua e vino
- datteri,
- pistacchi
- ficusecche (fichi secchi)
- prune (prugne)
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