Cannaruto ‘e mmericine

Letteralmente: goloso di medicine.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

L’espressione viene rivolta nei confronti di chi fa un abuso di medicinali, senza una motivata ragione.

Vuoi per una forma di ipocondria, vuoi anche per una paura ad ammalarsi, molte persone fanno abuso di farmaci, rovinando così la propria salute e le casse del Sistema Sanitario Nazionale!

Ma da dove deriva l’espressione? Sembrerebbe che, nella seconda metà del secolo scorso,  fosse stata profferita da un anziano commesso di una farmacia nei pressi di piazza Dante nei confronti di un cliente, tale Luigino De Luca, che di professione era operaio manutentore della linea elettrica sotterranea dell’ E.A.V., una società nata per l’attuazione degli interventi previsti dalla legge speciale per il “Risorgimento economico” di Napoli del 1904, che si occupava della costruzione di centrali idroelettriche e della distribuzione, a prezzi contenutidell’energia elettrica per la forza motrice.

C’è da dire che all’epoca il sistema mutualistico aziendale permetteva ai beneficiari  (impiegati, operai e loro congiunti a carico) di ottenere visite mediche e medicine gratuite. 

Alberto Sordi e Pupella Maggio in una scena del film “Il medico della mutua”

Ebbene il nostro Luigino De Luca, grazie ad un medico compiacente, pensò di mettere su un fruttuoso business: farsi prescrivere ogni tipo di medicinale per poi rivenderlo a chi la cassa mutua non l’aveva, ovviamente a prezzi modici.

Il povero commesso poco sapeva degli affari loschi del cliente e nemmeno immaginava quali fossero…

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Chi era l’E.A.V.?
https://www.eavsrl.it/web/larchivio-storico-delleav

Fonte: https://lellobrak.blogspot.com/

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