Due sono le strade dedicate ai Mannesi: la via e il vicolo I°.
Nel centro storico di Napoli, in Vico I Carminiello ai Mannesi, tra via dei Tribunali e via San Biagio dei Librai, sorge l’antico complesso termale di San Carminiello ai Mannesi.
Il sito archeologico fu scoperto nel 1943 durante la rimozione delle macerie della Chiesa di Santa Maria del Carmine ai Mannesi, in seguito chiamata del Carminiello, distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Il toponimo ‘Carminiello’ fu utilizzato dai napoletani per meglio rendere l’idea delle ridotte dimensioni della chiesa mentre, invece, l’espressione ‘ai Mannesi’ indicava il luogo così detto perché vi lavoravano costruttori e riparatori di carri presso il quale la chiesa sorgeva.
Mannesi erano, quindi, i falegnami. Il termine deriva dal latino ‘manuensis’ che, a sua volta, deriva da ‘manus’ (mano).
Così, il vasto ritrovamento archeologico, ha preso il nome di San Carminiello ai Mannesi.
Si tratta di uno spazio che ne contiene molti altri, appartenenti a epoche diverse. Ci sono i resti di una chiesa barocca, la chiesa del Carmine dei Mannesi, un complesso termale romano, con tanto di cisterne, magazzini, vasche, e infine, nel cuore degli scavi un mitreo.
Dal 1993 è stata aperta al pubblico, ma solo in occasione di particolari ricorrenze.