Foto di Manuel Alejandro Leon da Pixabay
Letteralmente: fare l’amico ed ingravidare la serva.
In questo modo colorito apostrofiamo chi, dimostrandosi dalla nostra parte, poi ci accoltella alle spalle in modo repentino.
Nell’espressione si fa riferimento all’amico che frequenta la nostra casa e che, in piena libertà, ci prova con la donna di servizio, fino a riuscire nel suo intento, addirittura ingravidandola.
Il danno è chiaro: per un più o meno lungo periodo non potremo più ricevere assistenza, se non la presenza di qualche moccioso con annessi pannolini e “savanielli”…
Dedicato quindi agli ipocriti, ai “doppiogiochisti” ed ai falsi che nella vita ci troviamo davanti senza che nemmeno ce ne accorgiamo…
L’espressione ci piace da morire innanzitutto perchè è simpatica, sia perché riporta alcuni termini che lentamente vanno in disuso quali vajassa, traducibile ai giorni nostri in Collaboratrice familiare o Colf, (seppur senza la caratteristiche di rozzezza dell’antica fantesca) e ‘mprenà che sostituiamo con un più moderno ‘ngravidà.