Nella foto in alto: Francesca-Bertini in Assunta Spina (Napoli-1915)
Napoli si è sempre presentata come il luogo ideale per la produzione di film, fiction, soap opera, videoclip musicali, documentari, cortometraggi, film d’animazione, programmi televisivi e pubblicità.
A tal proposito, il Centro di Produzione Rai di via Marconi a Fuorigrotta è una struttura all’avanguardia dove vengono prodotti numerosi programmi di successo, ma la nostra città si è sempre prestata a diventare un set cinematografico; vedrete che indicheremo le varie strade dove sono stati girati i film di maggior successo.
Detto ciò, pochi sanno che il centro storico e l’entroterra di Napoli sono la testimonianza cinematografica più antica del cinema italiano.
I Fratelli Lumière effettuarono nel 1898, infatti, sulla Riviera di Chiaia, in Via Toledo, sulla Funicolare del Vesuvio ed in altre zone della città, alcune riprese. Basti pensare che il cinema dei Lumiere arrivò molto presto a Napoli, addirittura tre mesi dopo la sua invenzione!
Una curiosità: a Napoli un tal Menotti Cattaneo aveva già inventato la sua Macchina delle ombre animate, progetto che si arenò per la mancanza di solide basi economiche ed industriali.

Menotti Cattaneo
Il fiorire delle sale cinematografiche a Napoli
Il cinema, dunque, entrò nel cuore dei napoletani: la Galleria Umberto I ospitò il Salone Margherita, aperto nel 1890, che, destinato in un primo tempo ad essere un Café Chantant nel periodo d’oro della Belle Epoque, ma che poi adattò la sua sala anche per la proiezione dei film.

Il Salone Margherita di Napoli
Le prime proiezioni cinematografiche, che si ebbero nel Salone Margherita, riguardarono pellicole girate a Napoli, prodotte dall’impresa Lumiere.
Sempre nella Galleria Umberto fu aperta la seconda sala cinematografica napoletana, una delle prime italiane, dall’industriale del cinema Mario Recanati.
Negli anni seguenti furono numerose le sale di proiezione che iniziarono la loro attività. Tra queste ci fu la Sala Iride, un cinematografo situato in via Alessandro Poerio, vicino all’antica stazione centrale di Napoli, che è tuttora funzionante. Menotti Cattaneo, dopo il fallimento della sua macchina da cinema, aveva creato il suo cinematografo in un capannone di legno a via Foria.
Nacque il cinema Marconi in piazza Cavour, seguito dal cinema teatro Odeon, in piazza Sannazzaro, funzionante fino agli anni settanta del ‘900.
Il Caffè Gambrinus, famoso negli anni della Belle Epoque, aveva la sua sala cinematografica nei locali che affacciavano su piazza Plebiscito. Nel secondo dopoguerra questi locali furono occupati da una agenzia del Banco di Napoli. Solo recentemente sono stati restituiti allo storico Caffè Gambrinus.

Il Caffè Gambrinus in una foto d’epoca
Al Vomero sorsero la Sala Floridiana, nei presso dell’omonimo parco, il cinema Vomero e il cinema Regina.
Purtroppo il cinema smise di trainare dopo l’avvento della televisione e le sale cominciarono man mano a chiudere, fino ai giorni nostri dove sopravvivono esclusivamente le multisale.
Le case di produzione
Visto lo sviluppo imprenditoriale e l’interesse verso la cinematografia, all’inizio del Novecento la città, insieme a Roma e Torino, divenne anche uno dei poli trainanti della nascente industria cinematografica italiana.
Al Vomero sorsero alcune tra le prime case di produzione cinematografica italiane, come la Partenope Film dei Fratelli Troncone nel 1906 in via Francesco Solimena e la Polifilms di Giuseppe Di Luggo nel 1915 in via Domenico Cimarosa, la quale fu rilevata ed assorbita nel 1918 dalla Lombardo Film di Gustavo Lombardo, che diventerà poi la Titanus nel 1928, e di cui vi racconteremo a parte la storia.
Da ricordare anche la Dora Film di Elvira Notari, situata in Via Roma, 91, i cui tanti registi, produttori, attori e maestranze si trasferirono a Roma, quando il Regime Fascista decise di centralizzare la produzione cinematografica a Cinecittà, che generò una riduzione drastica dei costi di produzione dovuti alla centralizzazione.
A Napoli, la Notari fondò anche una Scuola d’arte cinematografica in Via Leonardo di Capua, 15.
Nel 1909, a via Purgatorio, in zona Poggioreale, venne fondata da Augusto Turchi la Vesuvio Films, una delle prime industrie cinematografiche d’Italia che produsse oltre una cinquantina di pellicole fino al 1914.
Come detto, la creazione di Cinecittà produsse la fine della produzione cinematografica a Napoli.
Come già avvenuto in altre città europee e americane, grazie alla capillare presenza di set cinematografici a Napoli e dintorni, in città si è sviluppato il cosiddetto cineturismo, che offre l’opportunità di visitare i luoghi immortali dove i più grandi registi (come De Sica o Rossellini) hanno scritto pagine indelebili della storia cinematografica nazionale.