Nce ha cacato ‘o cane niro

Foto di Randy Rodriguez da Pixabay

Letteralmente: vi ha defecato il cane nero.

Questa espressione, alquanto antica, viene riferita per dichiarare che qualche attività pianificata non è andata a buon fine o, almeno, non sono stati ottenuti i risultati sperati, più che per incapacità per mera sfortuna.

Ma che c’entra il cane nero? Qui dobbiamo spostarci dal confine regionale per dire che i cani neri, soprattutto nella tradizione anglosassone, sono ritenuti esseri soprannaturali con occhi fiammeggianti e pelo irsuto (niente a che vedere con la foto del bellissimo cane che vi proponiamo…).

I cani neri, che si muovono facendo grandi balzi nei sentieri di campagna, vengono inoltre considerati alla stessa stregua dei fantasmi, messaggeri dell’oltretomba, quindi portatori di iella. Chi per sua sfortuna ne incontra uno, sa che  la sua fine è vicina.

Adesso non ce la prendiamo con ogni cane nero che incontriamo (anche i gatti neri non scherzano, tuttavia): la loro malvagità si estrinseca con il rossore degli occhi, tipica manifestazione demoniaca.

Come non ricordare un capolavoro di Sir Arthur Conan Doyle, il papà di Sherlock Holmes, che scrisse il suo bellissimo “Il mastino di Baskerville”, dove si riferisce proprio a questo tipo di animale? Infatti un lord viene trovato morto nella sua villa immersa nella campagna inglese. In particolare, sulla sua famiglia vige una maledizione e si crede che l’autore del delitto sia  una creatura infernale con le sembianze di un enorme cane.

Inutile dire che Sherlock Holmes ed il suo fido Watson risolveranno brillantemente l’enigma, scagionando il cane.

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