‘Mbarcarse senza viscuotte

Letteralmente: imbarcarsi senza biscotti.

Abbiamo più volte detto che molti dei proverbi e delle espressioni usate a Napoli fanno riferimento a usi e costumi della marineria, come in questo caso.

Anticamente i pescatori o i naviganti quando dovevamo affrontare un’uscita in mare che comportasse la permanenza al largo per più giorni, in genere, non potendo contare su frigoriferi o altri sistemi della specie, selezionavano con cura le provviste da portarsi dietro, scegliendo quindi quegli alimenti che potessero resistere per più giorni, quali carni salate e gallette o biscotti secchi che, alla bisogna, potevano essere ammorbiditi usando l’acqua di mare, allora esente da qualsiasi forma di inquinamento.

Senza questi generi di conforto la navigazione sarebbe stata difficoltosa, se non impossibile.

Ed allora quando vogliamo stigmatizzare quelle situazioni nelle quali qualcuno (immaginate un collega o, come capita nelle aziende moderne, qualche consulente…) voglia intraprendere un lavoro senza i mezzi necessari per portare a compimento l’impresa, il parallelo con la storia marinara è chiaro.

Il consiglio è di fare un buon carico di biscotti, evitando cibi deperibili (come sono le idee di chi, senza esperienza, vuole a volte pontificare, destinandosi ad un fallimento certo).

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