Altro che Ian Fleming, come molti credono: l’inventore della pennicilina fu Vincenzo Tiberio, un medico molisano, napoletano d’adozione.
Iscrittosi alla facoltà di Medicina di Napoli, andò a vivere ad Arzano, nelle vicinanze di Napoli, con i propri parenti.
Proprio questo contesto fu fondamentale per la scoperta. Infatti, ebbe modo di constatare che gli inquilini della casa erano colti da infezioni intestinali ogni qualvolta si ripuliva dalle muffe il pozzo che forniva l’acqua per lo svolgimento delle attività domestiche mentre, invece, i disturbi svanivano quando le muffe si riformavano nel pozzo.
Rendendosi conto che le muffe non solo rendevano l’acqua potabile ma erano adatte anche a combattere batteri patogeni dell’uomo, iniziò una serie di ricerche e, nel 1895, il giovane medico pubblicò lo studio “Sugli estratti di alcune muffe” negli Annali di Igiene Sperimentale, una rivista prestigiosa dell’epoca.
Il fascicoletto, conservato presso l’Istituto di Igiene dell’Università di Napoli, conteneva i risultati degli studi che lo avevano portato a scoprire il potere battericida delle muffe, ben 34 anni prima che Alexander Fleming pubblicasse le sue osservazioni sul British Journal of Experimental Pathology.
Nel 2006, il nipote di Tiberio, scienziato dell’Istituto di chimica biomolecolare del CNR di Pozzuoli, grazie alla collaborazione dell’Associazione Storico-Scientifica ‘Agrippinus’ ha organizzato il convegno ”Il vero scopritore della penicillina” per far conoscere a tutti l’importante scoperta fatta dal nonno.
Alla luce dei fatti, il Presidente della Regione Molise ha proposto di intitolare la Facoltà di Medicina e Chirurgia all’illustre scienziato mentre il comune di Sepino, in provincia di Campobasso, ha voluto apporre sulla facciata della sua casa natale una lapide commemorativa che recita: ‘Primo nella scienza, postumo nella fama’.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha, infine, deciso di rendere onore al merito dello scienziato, promuovendone la figura con il documentario ‘Vincenzo Tiberio. Il vero papà della penicillina’.