Cosa sono ‘e spingule francese?

Uno dei brani più famosi dell’immenso repertorio di canzoni napoletane è sicuramente “‘E spingule francese” scritta da Salvatore Di Giacomo e musicata da Enrico De Leva.

Nella canzone si racconta di un giovane venditore di spingule francese, il quale vendeva tale prodotto soprattutto alle giovani ed avvenenti clienti, magari chiedendo in cambio un solo bacio.

Ma cosa sono queste spingule francese? Parliamo in questo caso di spille da balia (o spille di sicurezza), si pensa utilizzate nel ‘700 da quest’ultime per chiudere i pannolini di stoffa dei bambini. Ma questo non corrisponde al vero per due ordini di idee:

  • non sono stati i francesi a portare tali spille a Napoli
  • non è possibile che le spille fossero usate nel settecento, in quanto essere furono inventate solo un secolo dopo.

Ma andiamo con ordine.

Le spille da balia furono inventate nel 1849 dal vulcanico americano Walter Hunt, che tra l’altro aveva brevettato altre cose di assoluto interesse quali la penna stilografica, la macchina per produrre chiodi, la macchina per cucire (poi perfezionata da Singer), il fucile a ripetizione, una stufa a carbone, un affilatore di coltelli, la campanella del tram ed altri utensili.

Poi, il nostro signor Hunt, pensò ad inventare le spille in questione… per saldare un debito di 15 dollari con un amico!

Tecnicamente egli modellò un pezzo di filo di ottone di 20 centimetri, formando un’estremità come spirale che fungeva da molla e l’altra con una sorta di fibbia in cui alloggiare e tenere al suo posto la punta dello spillo. In questo caso si potevano unire i due lembi di tessuto evitando qualsiasi rischio di puntura accidentale (nel nostro caso per un neonato).

La spilla di sicurezza sarebbe stata reinventata ancora, e nello stesso anno, dal britannico Charles Rowley, in maniera del tutto indipendente, almeno così pare (ma il dubbio che sia stata copiata, resta).

Pensate, inoltre, che questa spilla è poi diventata il simbolo dei cittadini britannici che non hanno accettato l’uscita dall’Europa, con la folle Brexit!

Il termine francese, infine, sta nella definizione successiva: infatti la balia viene chiamata a Napoli ‘a nutriccia (la nutrice), che è un francesismo, esattamente la corruzione del francese nourrice (che si legge nurrise, dallo steso significato).

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