‘O casadduoglio
Casadduoglio è detto l’antesignano del salumiere, venditore di formaggio e olio; i due termini che compongono “casaduoglio”> sono di derivazione greco-latino (caseus, formaggio + olĕum, dal greco eλαιον, élaion).
D’ô casaduoglio si potevano acquistare anche i legumi secchi contenuti in grossi sacchi di iuta (a casa, poi, occorreva setacciarli per eliminare le scorie); le aringhe affumicate e la salsa di pomodoro conservata “int’ ô buattone” (quest’ultimo termine, si diffuse a Napoli durante il breve periodo di dominazione francese: ‘a “buatta/boite” era l’enorme contenitore di stagnola contenente in genere la frutta secca); in grossi barattoli di vetro, invece erano conservate le ulive nere o bianche e le spezie; grandi lattine erano destinate all’olio; “‘e buattelle“, invece, erano piccoli contenitori di latta per una porzione di conserva di pomodoro (indispensabile per un buon rraù).
Un altro prodotto particolare, venduto sia da casadduoglie che da ugliare, era ‘o sapone ‘e chiazza, una sorta di sapone molle di colore marroncino che serviva per il bucato: di origine quattrocentesca, e molto profumato, era ricavato ab origine dal midollo dei cervi; è stato a lungo così ricercato (anche oltre i confini del Regno partenopeo) da essere citato da molti autori – uno tra tutti Cervantes; il prodotto originario diede poi origine al modesto surrogato d’’e puteche rionali partenopee, dall’Ottocento alla prima metà del Novecento.
‘O casadduoglio lavorava int’â puteca (bottega, dal latino apotheca a sua volta dal greco ἀποϑήκη, apothéke); l’ugliaro, invece, era un ambulante che vendeva soprattutto olio di scarsa qualità utilizzato nelle cucine povere e per l’illuminazione nelle case; girava per i vicoli della città con un otre dal quale, con un misurino, ricavava le quantità da vendere. e che vendeva olio modesto sia per motivi culinari che per l’illuminazione nelle case.
Nota tessile
La juta con cui si facevano i sacchi è una fibra tessile naturale; la pianta, cioè il tiglio, alta 3-4 metri e proveniente dal Sud-est asiatico, ancora oggi è per importanza la seconda fibra vegetale più importante dopo il cotone. Per ottenere la fibra ricavata dal fusto della pianta.

Fonti

Da Wikipedia, G. Mendozza, L. Cola, i miei vecchi post, et Al., modificati e integrati
Immagine Wikimedia
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