Napoli non smette mai di sorprendere; passeggiando nel cuore del centro storico, spesso mi imbatto in uno dei suoi gioielli più affascinanti: il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, situato poco sopra la celebre via San Gregorio Armeno.
Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore
Ospitato all’interno di suggestivi ambienti cinquecenteschi, il museo si sviluppa attorno alla torre civica e offre un viaggio incredibile attraverso 25 secoli di storia partenopea. Dall’epoca greco-romana fino al Settecento e Ottocento, il percorso museale riflette le stratificazioni storiche del complesso, permettendo ai visitatori di immergersi nelle testimonianze delle diverse epoche: greca, romana, paleocristiana, bizantina, medievale, normanna, sveva, angioina e aragonese. Una caratteristica distintiva del museo è l’esposizione delle opere nel loro contesto originale, ricreando l’atmosfera autentica in cui furono concepite. L’attenzione ai dettagli, dalla luce alle prospettive, permette di cogliere il significato profondo di ogni reperto, offrendo una narrazione immersiva e coinvolgente.
Sala Capitolare
Attraverso un elegante portale del XIV secolo si accede alla Sala Capitolare, uno spazio maestoso caratterizzato da volte affrescate. Qui, in epoca sveva (1234-1266), si riunivano i frati per prendere decisioni cruciali per la comunità. Gli affreschi, realizzati nel 1608 da Luigi Rodriguez, decorano la sala con motivi a grottesca e ritraggono figure dell’Ordine dei Minori Conventuali, tra cui missionari, letterati, cardinali, papi e santi francescani.
Sala Sisto V
Nel cuore del complesso, passando per un antico chiostrino di epoca sveva, si arriva alla maestosa Sala Sisto V, un tempo utilizzata come refettorio dei frati. Le sue volte interamente affrescate, realizzate nei primi anni del XVII secolo da Luigi Rodriguez, raffigurano le Sette Virtù Reali circondate da Quattro Virtù Minori, simbolo del buon governo.
Questo spazio ha rivestito un ruolo fondamentale nella storia di Napoli: nel 1442, Alfonso d’Aragona vi riconobbe ufficialmente suo figlio Ferrante come erede al trono, segnando un momento cruciale per il Regno di Napoli.
Il percorso archeologico
Il viaggio nel tempo prosegue nei sotterranei del complesso, dove è possibile esplorare un’area archeologica risalente all’epoca imperiale, con resti che risalgono fino all’antica Neapolis greca. La visita inizia dal chiostro, dove si trova un pozzo decorato con la statua di San Lorenzo, opera di Cosimo Fanzago.
Scendendo circa otto metri sotto il livello attuale della città, si percorre un’antica strada romana (cardine), fiancheggiata da botteghe che un tempo ospitavano attività artigianali e commerciali. Qui si possono osservare elementi di un forno, vasche per la tintura dei tessuti e persino l’erario cittadino, dove veniva custodito il tesoro pubblico.
Alla fine del percorso, si accede a un’area coperta, il criptoportico, che fungeva da mercato al chiuso, con banchi in muratura destinati all’esposizione delle merci. L’itinerario si conclude in un’ampia sala voltata, dove è visibile un sofisticato sistema idraulico di epoca tardo-ellenistica, utilizzato per la gestione delle acque in un’area caratterizzata da forte pendenza.
Accanto a questa struttura si trova un elegante complesso con tre grandi ambienti voltati, pavimentazione a mosaico e una vasca-fontana centrale (impluvium). Si ipotizza che questo spazio fosse una schola, ovvero un edificio destinato alle riunioni di associazioni religiose o commerciali.
Un tesoro da scoprire
Il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore rappresenta una straordinaria finestra sul passato di Napoli, un luogo dove ogni pietra racconta secoli di storia e cultura. Che siate appassionati di archeologia, arte o semplicemente innamorati della città, questo sito offre un’esperienza unica, capace di affascinare e sorprendere ad ogni passo.
Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale: www.sanlorenzomaggiorenapoli.it
Fonti
www.grandenapoli.it www.sanlorenzomaggiorenapoli.it Immagine: https://cultura.gov.it/luogo/complesso-monumentale-di-s-lorenzo-maggiore