S’è araputa ‘a prufummaria ‘e Bertelle

Letteralmente: si è aperta la profumeria di Bertelli

Che la cura della persona e dell’igiene personale siano iniziative del tutto soggettive è chiaro. Purtroppo non tutti si dedicano sistematicamente alla propria igiene intima, cosa che genera intorno al soggetto un cattivo odore, che molte volte è del tutto insopportabile.

A queste persone, qualche tempo fa si indirizzava un “S’è araputa ‘a prufummaria ‘e Bertelle“, proprio per sottolineare, in contrasto con gli aromi piacevoli di una profumeria, il sorgere del fastidioso olezzo.

Ma cos’era la profumeria Bertelli? Si trattava di un’iniziativa industriale e commerciale nata, su impulso di Achille Bertelli, imprenditore bresciano, che cominciò a produrre alla fine dell’800 profumi su scala industriale, aprendo diverse rivendite in tutta Italia, un po’ come oggi può fare una catena, come ad esempio, per restare nel settore, Sephora…

Bertelli era quello che si può definire un genialoide: appassionato di aeronautica propose alcune soluzioni tecniche nel campo, che ebbero poco successo, si laureò in farmacia e inventò un cerotto medicamentoso che allievava i dolori della schiena di tantissime persone (il famosissimo cerotto Bertelli antinfiammatorio, tuttora in vendita).

Ad onor del vero a dare impulso all’iniziativa nel campo della profumeria fu il fratello del Bertelli, Vittorio, che avviò la produzione di una lunga serie di prodotti molto conosciuti all’epoca, creando il brand Venus.

La fortuna dei Bertelli varcò anche i confini nazionali, tanto che l’azienda si aggiudicò nel 1937 un prestigioso premio ad una mostra internazionale tenutasi a Parigi, patria a quel tempo della profumeria nel mondo.
Da notare che in quella occasione la Bertelli aveva come testimonial la famosissima attrice Greta Garbo.

 

Venendo alle cose di casa nostra, la Bertelli aveva il suo negozio in pieno centro, per la precisione in piazza San Ferdinando, oggi piazza Trieste e Trento, all’angolo di via Toledo, come si può scorgere da questa foto d’epoca.

Inutile dire che l’attività è cessata da anni.

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