Vicoletto dei cinesi: la prima Chinatown napoletana…

salita-cinesiNella zona tra Capodimonte e la Sanità ci sono quattro strade dedicate ai cinesi: una salita, un vico, un vicoletto e dei gradini, in ricordo del Collegio dei Cinesi, fondato nel 1732 dal sacerdote ebolitano Matteo Ripa in una zona di malaffare che precedemente ospitava numerosi bordelli ma che poi accolse la prima istituzione europea per la promozione di scambi culturali con l’Oriente.

Stiamo parlando di quella che in un secondo momento si sarebbe trasformata nel Real Collegio Asiatico e oggi nell’Università “L’Orientale”, ateneo napoletano di fama internazionale.

Ma chi era Matteo Ripa? Un giovane nobile ebolitano mandato dal padre a studiare a Napoli dove in un primo tempo si dedicò più che ai libri allo sfrenato divertimento. Poi, dopo aver amatteo_ripascoltato la predica di un padre francescano decise di dare una svolta alla sua vita prendendo rapidamente i voti.

Matteo decise che la sua vita sarebbe stata dedicata alle missioni: così partì verso la Cina guadagnandosi i favori dell’imperatore Kangxi e cominciando una preziosa opera di proselitismo.

I tempi cambiano velocemente, così che alla morte dell’imperatore gli successe il figlio minore Yongzheng, che avviò una serie di rappresaglie nei confronti dei cattolici, pur concedendo a Matteo Ripa di partire per Napoli portando così i primi discepoli che possiamo considerare i primi collegiali cinesi che videro il Vesuvio (l’ultimo, Simone Wang, morì nel 1943).

Il Settecento fu definito per l’Europa il “secolo cinese”: anche Napoli ne fu parte attiva, importando l’arte della lavorazione della seta e della porcellana che divenne il fiore all’occhiello della produzione artistica, soprattutto quella di Capodimonte.

Matteo Ripa morì il 29 marzo del 1746 e nel 1982 le sue ossa furono collocate nella chiesa annessa all’Ospedale Elena d’Aosta.

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