Napoli 2 – Cagliari 1

Il commento

Partita spigolosa contro una squadra che sembra meritare di più del posto occupato in classifica sia perché ha un ottimo allenatore, sia perché ha buoni giocatori.
70 minuti con un Napoli un po’ confusionario nelle finalizzazioni che sono almeno una quindicina ma che hanno prodotto solo il palo interno di Rrahmani.
Cagliari arroccato su due solide linee da 5 in difesa che reagisce in contropiede col centrocampo azzurro che si apre come un panetto di burro.
Sul finale uscita e parata decisiva di Meret su Nandez lanciato tutto solo verso la porta azzurra.
Si va al riposo tra i fischi ingenerosi del pubblico.
Nella ripresa episodio clou il rientro al posto di Natan di Mario Rui: il portoghese immediatamente fa un cross al bacio per la testa di Osimhen che sigla l’1-0.
Tuttavia passano appena 2 minuti con Pavoletti, ex che in maglia azzurra non aveva mai segnato, che elude la blanda marcatura di Jesus e pareggia i conti.
Tira brutta aria, ma la squadra reagisce sempre guidata da un indomito Politano e da capitan Di Lorenzo: altri 3 minuti e la palla arriva a Osimhen in area che pur francobollato da 3 marcatori in maglia rosso blu riesce a palleggiare con le ginocchia la testa e i piedi e a far filtrare la palla che arriva a Kvicha Kvarastkelia: il georgiano fino a quel momento in ombra è libero da marcature, sa che questa volta non può sbagliare e non sbaglia tirando in porta con tutta la rabbia del mondo per il definitivo vantaggio azzurro.
Ancora qualche minuto e la palla arriva sui piedi di Politano che sigla un euro-gol, annullato per supposto fuorigioco di rientro di Osimhen: Viktor in effetti è out e fa un passo indietro ma non partecipa minimamente all’azione né disturba il difensore, decisione arbitrale che grida vendetta.
Oltre Mario Rui i subentrati sono Raspadori per Cajuste e, sul finale, Gaetano per Osimhen e Zanoli per Kvara.
Si vede anche l’oggetto misterioso Lindstrom che rileva Politano nei minuti finali.
Il Cagliari preme cercando di pareggiare i conti ma il Napoli, con un centrocampista in più si difende bene e fa bottino pieno.
L’anno scorso alla 16^ perdemmo con l’Inter: oggi viaggiamo con 14 punti di ritardo rispetto alla squadra di Spalletti.
All’estero le squadre che l’anno scorso dominarono stanno andando avanti con qualche difficoltà: City che dal 2-0 chiude sul 2-2 col modesto Crystal Palace e veleggia al quarto posto, Bayern a sua volta alle spalle del Leverkusen, PSG che dopo qualche incertezza ha rimontato, ma in Francia, si sa, ha scarsissima concorrenza.
Clamoroso il Girona in testa alla Liga davanti a Real, Barcellona e Atletico.

Tabellino e pagelle

NAPOLI (4-3-3): Meret 6,5; Di Lorenzo 6,5, Rrahmani 5, Juan Jesus 5, Natan 5 (58′ Mario Rui 6,5); Anguissa 5, Lobotka 6,5, Cajuste 6 (58′ Raspadori 6); Politano 7 (89′ Zanoli sv), Osimhen 7,5 (82′ Gaetano sv), Kvaratskhelia 6,5 (89′ Lindstrom sv). All. Mazzarri.

CAGLIARI: (4-4-2): Scuffet 6; Nandez 6,5 (68′ Zappa 5), Goldaniga 5 (79′ Lapadula sv), Dossena 5,5, Augello 5,5; Oristanio 6,5 (68′ Luvumbo 6,5), Makoumbou 6, Prati 6, Jankto 5,5 (46′ Obert 6); Pavoletti 6,5, Petagna 5 (46′ Deiola 5,5). All. Ranieri.

Arbitro: Marcenaro

Marcatori: 69′ Osimhen (N), 72′ Pavoletti (C), 75′ Kvaratskhelia (N)

Ammoniti: Osimhen (N), Goldaniga (C), Pavoletti (C), Rrahmani (N), Augello (C), Mario Rui (N), Politano (N), Anguissa (N)

Espulsi: nessuno

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