Garcia in, Garcia out e le reali ambizioni del Napoli
Leggo molti commenti preoccupati per il fatto che il Napoli ha fatto solo 1 punto in tre scontri diretti, tutti al Maradona.
Leggo che tanti invocano l’esonero di Garcia perché ci staremmo allontanando troppo dalla vetta della classifica e dopo non ci sarebbe più tempo per risalire.
Leggo che Garcia sarebbe inadeguato a guidare una grandissima squadra come la nostra.
In tutte queste affermazioni c’è qualche verità, tuttavia ho l’impressione che buona parte dei tifosi azzurri, per eccesso d’amore, ragionino più di “stomaco” che di cervello.
Quando Giroud ha messo dentro il secondo pallone non ho pensato alle sconfitte con Lazio e Fiorentina, ma allo 0-4 rifilato la scorsa stagione dai rossoneri allo squadrone di Spalletti nonché all’eliminazione ai quarti da una Champions che resta un’occasione perduta per sempre.
Anche Spalletti qualche volta perdeva (ricordiamo che pure Lucianone venne sconfitto in casa dalla Lazio e fu artefice di un pareggio poco glorioso a Firenze).
La differenza è che aveva inanellato una serie lunghissima di vittorie che facevano letteralmente volare i nostri giocatori sulle ali dell’entusiasmo mentre le nostre concorrenti si annullavano a vicenda e la favorita Inter si annullava da sola con 12 sconfitte anche contro le piccole.
La nostra è una grande squadra, però bisogna prendere atto che è passato un anno e l’anagrafe pesa su tutti e che è normale, dopo che l’anno scorso era andato quasi tutto alla perfezione, che quest’anno ci siano cali di motivazione (si pensi ad Osimhen che sogna la Premiere League), di autostima (si pensi a Meret, a Elmas e allo stesso Di Lorenzo) e conseguentemente di rendimento.
E’ tutta colpa di Garcia?
Sinceramente mi sembra che la preparazione atletica estiva sia stata fatta bene perché per correre corrono, tuttavia non c’è più quella perfezione e quell’automatismo nei passaggi così come si trova più difficoltà a tentare la via del gol perché ormai tutti hanno studiato i movimenti di Kvara e Osimhen (quando c’è) prendendo le misure.
Dietro le cose vanno ancora peggio perché non c’è più Kim e nonostante Natan si comporti bene non c’è più la stessa sicurezza: del resto una squadra votata ad attaccare è normale che subisca spesso le ripartenze avversarie.
Garcia ha dimostrato, ieri più di ogni altra volta, di preferire il 4-2-3-1 al 4-3-3 e ieri ha avuto ragione, grazie anche a Raspadori che in un panorama desolante per il calcio italiano sta diventando il nuovo Del Piero.
Le ambizioni: chi non vorrebbe ripetere il trionfo dell’anno scorso? Tuttavia i presupposti erano venuti meno quando proprio il comandante, l’artefice del trionfo, dimostrò di non crederci abbandonando la nave con un anno di anticipo.
A questo punto, a mio modestissimo avviso, Garcia può essere sostituito esclusivamente da un grandissimo allenatore come Conte, altrimenti è meglio che rimanga.
I Ballardini, i Nicola, gli Zeman lasciamoli agli altri.
Quanto a Mazzarri è simpatico ed ha il merito di aver portato su il Napoli grazie ai 3 Tenori, ad una buona sorte di fortuna (tante vittorie in zona Cesarini) e ad un 3-5-2 che mal si addice al Napoli.
Non è che abbia già alzato bandiera bianca: la Juve ha ripreso a vincere ma ho visto un’Inter fortissima che pur segnando un solo gol ha fatto piangere Roma, a questo punto il Napoli farebbe bene a giocare partita dopo partita senza guardare troppo alla classifica.
Ieri i ragazzi hanno reagito bene, con orgoglio e giusta cattiveria agonistica.
Del resto in 97 anni pur vincendo “solo” 3 volte non ci siamo mai avviliti (nemmeno quando si andava a giocare a Martina Franca) e possiamo ancora ambire ad arrivare tra le prime quattro se sapremo approfittare dell’incostanza della Fiorentina e delle due romane.
Occhio alla prossima con la Salernitana che è talmente scarsa da preoccuparmi.
Forza Napoli Sempre
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