Napoli, è fernuta ‘a zezzenella!
Vittoria stentatissima, tuttavia troppi “chiagnazzari” intorno al Napoli: quando si vince anche per una botta di culo bisogna essere meno critici e forse un po’ più costruttivi.
Eravamo troppo felici per ammetterlo però l’involuzione del Napoli è cominciata già sotto Spalletti dopo quel fatidico 0-4 col quale gli azzurri asfaltarono il Toro: era il 19 marzo del 2023.
Da allora in poi la squadra è apparsa fragile anche caratterialmente, siamo stati umiliati dal Milan due volte, ridicolizzati da Lazio, Salernitana, Monza e – a dirla tutta – dalla stessa Udinese.
Unici risultati buoni la vittoria sulla Juve (dove venimmo salvati dal VAR) e quella sull’Inter.
All’epoca campavamo di rendita con una ventina di punti sulla seconda poi ridottisi a 16 ma tenevamo ‘o core int”o zucchero e perdonavamo tutto agli azzurri, anche l’esclusione dalla Champions.
Kvara dopo il Toro si è eclissato mentre Osimhen per nostra fortuna ha continuato a segnare (ora sembra anche lui inceppato).
Probabilmente un’annata assolutamente irripetibile basata sul buon lavoro di Spalletti e sullo stato di forma dei ragazzi, ma anche sulla pochezza delle avversarie (Inter: 12 sconfitte) che si annullavano a vicenda.
È fernuta ‘a zezzenella, facciamocene una ragione.
PS Per chi non conoscesse il significato dell’espressione napoletana, consigliamo una lettura dell’articolo dedicato (clicca qui)
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