Verona 1 – Napoli 3

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Mai pausa di campionato per dar spazio alle nazionali fu più propizia.

Il Napoli torna in campo senza Osimhen dopo un mare di polemiche ed un cambio di allenatore che non c’è stato, tuttavia ritrova la vittoria al Bentegodi che serve per andare avanti con un po’ di serenità.

I gialloblu partono bene e nei primi due minuti Meret fa due paratone su calci d’angolo, tuttavia il Napoli con Zielinski, Lobotka e Cajuste – che non fa rimpiangere Anguissa, infortunato – prende in mano le redini del gioco e triangola molto bene.

Due occasioni per Raspadori, un’altra per Politano e saranno proprio loro due, uno autore del cross-assist, l’altro che la mette dentro di piattone, a portare in vantaggio meritatamente gli azzurri al 27°.

Non si comprende perché Spalletti non abbia convocato in Nazionale Politano che oggi come oggi è uno dei migliori giocatori italiani per talento, impegno e concretezza.

Quanto a Raspadori, preferito inizialmente a Cholito, è un giocatore che si muove tantissimo e che non rinuncia mai a provare il tiro, a volte murato, a volte parato da Montipò.

Cajuste gioca con una capigliatura alla Fellaini, gioca col destro e col sinistro e sta diritto come un fuso: a volte ricorda Totonno Juliano ma appare più forte fisicamente.

Il Napoli continua ad attaccare con un Kvaratskhelia un po’ nascosto, ma il fuoriclasse è quello che si accende quando occorre e il georgiano lo fa due volte, a fine primo tempo e dopo 10’ dall’avvio della ripresa, con due gol capolavoro.

A questo punto il Napoli sul triplo vantaggio si siede un po’, disunendosi ed abbassandosi troppo subendo puntualmente il gol di Lazovic al 60° quando manca ancora mezz’ora al triplice fischio.

Bisogna dare atto al Verona di averci provato e a Meret di essere salito in cattedra con almeno quattro interventi decisivi che si sommano ai due iniziali: del resto la squadra veneta è guidata da Mister Baroni, ex azzurro che ovunque abbia allenato ha sempre fatto bene e a questo punto meriterebbe un palcoscenico più prestigioso.

Garcia effettua i cambi, ricordando che martedì ci sarà l’Union Berlino e domenica prossima il Milan in casa che l’anno scorso ci castigò di brutto.

Buon Napoli, che ha bisogno di tranquillità per affrontare una per una le partite senza guardare alla classifica.

Al momento gli azzurri si sono dimostrati in grado di battere squadre medio-piccole (cenerentole ormai non ne esistono più) ma sono stati costretti alla resa contro squadre di caratura superiore come Lazio, Fiorentina e ovviamente Real.

Attendiamo quindi con interesse di vedere come se la caverà da qui a domenica prossima.

Tabellino e pagelle

Marcatori: 27′ Politano (N), 43′ e 55′ Kvaratskhelia (N), 60′ Lazovic (V)

VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Magnani 5.5, Dawidowicz 5.5, Amione 5 (46′ Terracciano 6); Faraoni 6, Hongla 6, Serdar 5 (46′ Lazovic 7), Doig 5 (62′ Tchatchoua 6); Ngonge 5 (46′ Bonazzoli 6), Folorunsho 6; Djuric 6 (78′ Henry sv). All. Baroni.

NAPOLI Meret 7; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6, Natan 6, Mario Rui 6 (66′ Zanoli 6); Cajuste 7, Lobotka 7, Zielinski 6.5 (84′ Gaetano sv); Politano 7.5 (84′ Zerbin sv), Raspadori 6,5 (66′ Simeone 5.5), Kvaratskhelia 8 (77′ Lindstrom sv). All. Garcia.

Arbitro: Abisso

Marcatori: 27′ Politano (N), 43′ e 55′ Kvaratskhelia (N), 60′ Lazovic (V)

Ammoniti: Magnani (V), Faraoni (V), Mario Rui (N), Bonazzoli (V)

Espulsi: –

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